Una Scrittura cretese-micenea nel Castello di Lucera?
E’ questo il titolo del convegno organizzato dal Club Unesco “Federico II” di Lucera che si è svolto lo scorso 17 maggio.
Dopo l’introduzione sul tema della dott.ssa Lisa Pietropaolo, direttrice del Museo Civico “Giuseppe Fiorelli”, ha relazionato sull’oggetto della trattazione il Prof. Mario Marincola, illustre studioso, anch’egli lucerino, pur se residente nella città di Roma. Un vero e proprio salto nel tempo, che ha permesso di far conoscere gli studi effettuati dall’eminente relatore su una cinquantina di segni incisi su alcune pietre del castello svevo-angioino.
Le ricerche ivi effettuate dal prof. Marincola lo hanno indotto ad elaborare una interessante teoria sull’origine cretese-micenea della città di Lucera, a differenza di altri studiosi che hanno sempre sostenuto la sua origine medievale.
La civiltà cretese-micenea si affermò nell’Egeo tra il 2000 e il 1100 avanti Cristo. Ma come si può affermare che i cretesi fondarono Lucera? Narra Erodoto che i Cretesi, a causa del maltempo che li colse durante la navigazione sulla rotta per ritornare in patria, si fermarono sulle coste della Iapigia (l’attuale Puglia) e, non potendo proseguire il loro viaggio perché materialmente impossibilitati, si trattennero a lungo in quella terra, fondando prima un nucleo insediativo corrispondente all’attuale Varano, e via via altre città della Daunia, giungendo anche alla fondazione di Lucera.
La narrazione dello storiografo greco, troverebbe, secondo il Prof. Marincola, pieno riscontro proprio sugli incisi ritrovati su alcune pietre del Castello.
L’insigne studioso afferma che i predetti segni rappresenterebbero “scrittura di veri e propri scribi”.
La preponderanza di geroglifici, e quindi di caratteri di natura “sacra”, induce a pensare che le pietre, presenti nel castello ed analizzate dallo stesso relatore, provengano in maggior parte da un tempio, presumibilmente dedicato alla dea Atena, che sorgeva nei pressi della città, se non proprio sullo stesso colle Albano.
Lucera, dunque, secondo la teoria del prof. Marincola, discenderebbe da una delle più illustri e fulgide civiltà del Mediterraneo.