Giornata mondiale della Filosofia
Il Club UNESCO ‘Federico II’ di Lucera, presieduto dal dott. Massimiliano Monaco, con il patrocinio della Città di Lucera – Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione – ed in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Foggia, il Liceo Classico-Scientifico di Lucera e l’Istituto scolastico comprensivo ‘Bozzini-Fasani’ di Lucera, è lieto di invitare la Cittadinanza alla prima Giornata di studio sulla Filosofia, che si svolgerà sabato 14 novembre 2009 presso l’Auditorium dell’Istituto scolastico comprensivo ‘Bozzini-Fasani’ di Lucera (viale Raffaello, Lucera) con inizio alle ore 19.
Il tema del convegno, ‘Indifferenza post-moderna e nuova etica’, trattato dal dott. Andrea Amato, funzionario della Biblioteca Provinciale di Foggia, e dal prof. Furio Semerari, ordinario di Filosofia morale all’Università degli Studi di Bari, rappresenta un’occasione per affrontare, con i cittadini e gli studenti, un tema di particolare rilevanza educativa e per promuovere un interessante sviluppo delle competenze civiche tra le nuove generazioni.
La promozione e la diffusione della cultura, nelle sue diverse espressioni, sono due degli scopi prioritari su cui si concentrano le attività dell’UNESCO, l’Agenzia culturale delle Nazioni Unite che ha per scopo quello di contribuire alla crescita socioeconomica dell’umanità, rivolgendo uno sguardo attento e puntuale, attraverso i Clubs, alle realtà locali. Va letto in quest’ottica il desiderio di avvicinare le nuove generazioni al meraviglioso mondo della filosofia: una sfida che mira a far crescere gli spazi e gli spunti di riflessione, di dibattito e di scambio sui grandi temi che da sempre stimolano e interrogano il sapere umano.
Istituita nel 2002, l’Unesco Philosopy Day giunge quest’anno al suo ottavo appuntamento. Obiettivo della ‘Giornata’ è quello di incoraggiare i popoli del mondo a condividere la loro eredità filosofica e ad aprire le loro riflessioni quotidiane a nuove idee; rendere il linguaggio filosofico accessibile a tutta l’umanità ed ispirare un dibattito pubblico sulle sfide con cui si confrontano oggi le nostre società: da quelle ecologiche a quelle che riguardano la giustizia, la libertà, la democrazia o che, nell’ambito della bioetica, si riferiscono alle drammatiche scelte circa la vita e la morte; dalle sfide tecnologiche a quelle etniche, a quelle mediatiche. Non a caso la Filosofia, quale naturale conseguenza della tendenza umana ad interrogarsi su sé stessa e sul mondo, risulta un bisogno profondo della nostra società; il luogo privilegiato della riflessione sulle ragioni dell’agire responsabile e lo spazio fondamentale per l’elaborazione di un pensiero critico, indipendente e creativo; ma anche il momento per insegnare e praticare ovunque la tolleranza e la libertà. Una disciplina che rivendica il suo “amore” per la saggezza e che ci insegna a pensare, a mettere in discussione tutte le verità prestabilite, a verificare tutte le ipotesi e a cercare le nostre conclusioni.
La responsabilità della filosofia per il nostro futuro è ribadita autorevolmente nel documento The Unesco Strategy on Philosophy (2004), in cui l’UNESCO invita i governi a dare impulso alla ricerca e all’insegnamento della filosofia. L’analisi e la riflessione filosofica, infatti, sono considerate innegabilmente legate all’edificazione e al mantenimento della pace tra i popoli, il cuore stesso della missione dell’Unesco, e la filosofia viene definita ‘scuola di libertà’, in quanto sviluppa negli essere umani gli strumenti intellettuali per analizzare e comprendere concetti chiave come la giustizia, la dignità e la libertà. Essa contribuisce alla maturazione del pensiero libero, del giudizio autonomo e ad interrogarsi sul mondo e sui suoi cambiamenti, mettendo per quanto è possibile tra parentesi i pregiudizi di carattere sociale e religioso. Insomma, l’insegnamento e la ricerca in campo filosofico costituiscono una risposta di ampio respiro alle questioni di cui si occupa l’Unesco, che in quanto organizzazione intellettuale ed etica, ha un ruolo di primo piano nel creare quello spazio pubblico in cui il dialogo possa acquistare un’autentica dimensione internazionale. Un dialogo che, nutrito dagli argomenti dei pensatori, possa vivificare le società civili ed essere ascoltato da chi deve prendere le decisioni.
In considerazione del valore dell’iniziativa le SS.LL. sono pregate di assicurare la più ampia diffusione del presente comunicato.